Nella serata del 13 settembre 2019 il Sindacato Nazionale Finanzieri ha partecipato, con il Segretario Generale Eliseo Taverna ed il Segretario Amministrativo Alessandro Margiotta, ad un seminario organizzato dal Senatore Vincenzo D’Arienzo sui principali temi di interesse per il personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico. Nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato le principali sigle dei
Nella serata del 13 settembre 2019 il Sindacato Nazionale Finanzieri ha partecipato, con il Segretario Generale Eliseo Taverna ed il Segretario Amministrativo Alessandro Margiotta, ad un seminario organizzato dal Senatore Vincenzo D’Arienzo sui principali temi di interesse per il personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico.
Nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato le principali sigle dei sindacati militari, ci si è ampiamente confrontati sul processo di sindacalizzazione del personale militare, sul riordino dei ruoli e delle carriere, sul rinnovo contrattuale, sulle pensioni e sulla specificità del comparto.
Particolare attenzione è stata riservata ai progetti di legge attualmente al vaglio della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e sui quali ci si aspetta a breve la ripresa dei lavori, al fine di pervenire quanto prima alla definizione delle norme che dovranno riconoscere definitivamente l’agibilità ai sindacati legittimamente ad oggi costituitisi e che, nelle more, continuano ad operare tra le pieghe di una regolamentazione amministrativa che ha già suscitato tante polemiche.
E’ stata anche opportunamente rappresentata l’esigenza di dare un contenuto al principio di specificità del comparto che, ad oggi, risulta sostanzialmente una scatola vuota che, lungi dal costituire uno strumento per il giusto riconoscimento del ruolo svolto dai suoi operatori, ha rappresentato spesso, per converso, un modo come un altro per legittimare restrizioni e ritardi nel riconoscimento di diritti propri di tutti i lavoratori.
Nell’occasione è stato da più parti ribadita l’assoluta insufficienza delle risorse ad oggi stanziate sia per i correttivi al riordino dei ruoli e delle carriere sia per il rinnovo dei contratti di lavoro, stanziamenti che non consentirebbero di dare risposte soddisfacenti alle legittime aspettative del personale.
Nel primo caso, gli operatori sentono infatti forte l’esigenza di trovare soluzioni alle sperequazioni e discrasie emerse in sede di prima applicazione dell’originario provvedimento di riordino e, nel secondo caso, hanno assoluta consapevolezza che gli attuali appostamenti non solo non sarebbero sufficienti a rivedere le indennità accessorie i cui importi sono fermi da più di un decennio, ma non risulterebbero nemmeno funzionali al rinnovo della parte normativa contrattuale sugli istituti già in vigore o dei quali si auspica l’introduzione.
In tema di pensioni, forte preoccupazione è stata manifestata sulle ipotesi di progressivo innalzamento dell’età pensionabile, che provoca inevitabili riflessi anche sull’efficienza delle Amministrazioni, nonché sulla perplessa posizione generalmente assunta dall’I.N.P.S. circa il riconoscimento al personale militare di benefici normativamente previsti, oggetto di discutibili interpretazioni da parte dell’Istituto e già più volte censurate da diverse Sezioni Giurisdizionali della Corte dei Conti.
A conclusione dell’evento, i dirigenti sindacali presenti hanno concordato sulla opportunità di ripetere occasioni di confronto allargate a tutte le parti politiche, alle Amministrazioni e soprattutto ai responsabili dei dicasteri di riferimento, al fine di trovare una linea quanto più possibile concordata per la soluzione delle principali problematiche che investono il personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Soccorso pubblico.