Disomogena applicazione dell’indennità di Ordine Pubblico. Il SINAFI scrive al Comando Generale

SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI Segreteria Nazionale Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma C.F. 96411220583 Mail:segreterianazionale@sinafi.org PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org Cell. 3292605371 Al Comandante della Compagnia GdiF                                               =Como= Al Comandante della Compagnia GdiF Olgiate Comasco                 =Como= Al Comandante della Compagnia GdiF Erba                                       =Como= Al Comandante Provinciale della GdiF                                                =Como = e, p.c. Al Comando Generale

SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI

Segreteria Nazionale

Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma

C.F. 96411220583

Mail:segreterianazionale@sinafi.org

PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org

Cell. 3292605371

Al Comandante della Compagnia GdiF                                               =Como=

Al Comandante della Compagnia GdiF Olgiate Comasco                 =Como=

Al Comandante della Compagnia GdiF Erba                                       =Como=

Al Comandante Provinciale della GdiF                                                =Como =

e, p.c.

Al Comando Generale della Guardia di Finanza

VI Reparto Affari Giuridici e Legislativi

Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali

Viale XXI Aprile                                                                = Roma =

TRAMITE PEC

Oggetto: corresponsione indennità ordine pubblico, ex art. 10 D.P.R. n. 164/2002, al personale AT-PI, nuclei mobili/sezioni operative, che ha svolto servizi di prevenzione e contrasto al Covid – 19.

Questa organizzazione sindacale, deputata per legge alla tutela dei diritti dei propri iscritti nell’ambito del rapporto di lavoro, a seguito di segnalazioni di diversi associati, con la presente intende rappresentare la probabile corresponsione di un trattamento economico disomogeneo che sembra sia stato attuato nell’ambito dei servizi svolti nei reparti in oggetto – Sezione Operativa Pronto Impiego e Nucleo mobile/sezione operativa, dal personale impiegato nei servizi esterni espletati in connessione con l’emergenza cd. COVID -19.

In particolare, i servizi di controllo e vigilanza eseguiti dal personale qualificato ATPI o appartenente ai nuclei mobili/sezione operativa, sulla base di formale ordine di servizio che prevedevano anche il controllo ed il contrasto delle violazioni connesse all’emergenza sanitaria Covid-19, non sarebbero stati tutti retribuiti con l’indennità di Ordine Pubblico, in quanto sembra che la stessa sia stata erogata/prevista esclusivamente su taluni turni o tipologie di servizi, rimanendone sclusi, pertanto, i restanti pianificati.

Sul tema, peraltro, si osserva che il Comando Generale – Direzione Programmazione Finanziaria e Bilancio – con foglio n. 82582 datato 23 marzo 2020, ha confermato quanto già disposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale per le Risorse Umane per il personale della P.S., che va proprio a sostegno della tesi prospettata e rivendicata dal personale rappresentato. 

La disposizione dell’Organo di Vertice ha ribadito, infatti, che l’indennità di Ordine Pubblico spetta al personale “…impegnato esclusivamente in servizi operativi esterni su strada di ordine e sicurezza pubblica…” e che per “…servizi operativi esterni su strada…si intendono tutte le attività di controllo del territorio finalizzate all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio del nuovo coronavirus…”.

Orbene, alla luce delle disposizioni così impartite, al personale comandato in servizio esterno per il controllo e la vigilanza circa l’osservanza delle disposizioni emanate in relazione all’emergenza sanitaria in atto, spetta inequivocabilmente la corresponsione dell’indennità in argomento.

La circolare del Ministero dell’Interno 333-G/Div.2 a firma del Capo della Polizia ha disposto, tra l’altro, che i Questori delle Province interessate avrebbero dovuto elaborare dispositivi di controllo e prevenzione con personale, anche quello impiegato a rinforzo, impegnato nell’attuazione dei dispositivi di ordine e sicurezza pubblica, appartenente anche ad altre Forze di Polizia a cui, di conseguenza, sarebbe dovuta spettare la corresponsione dell’indennità di OP.

Per quanto sopra, pertanto, ritenendo fondata la pretesa economica dei ricorrenti, si invitano Codesti Comandi ad effettuare una pronta rivisitazione delle aliquote di personale interessato, che non dovessero risultare inserite, a priori, nelle ordinanze emesse dal Questore a causa di errori interpretativi o di mancanza di una precipua pianificazione.

Operazione che, eventualmente, potrà avvenire a consuntivo a cura dei comandi ed a ratifica da parte dell’Autorità di P.S., qualora ne ricorrano i presupposti e vi siano le risorse economiche necessarie, al fine di riequilibrare la disparità di trattamento lamentata e prevenire inutili contenziosi.

Distinti saluti.

Roma 29 giugno 2020                   Il Segretario Generale

                                                           Eliseo Taverna                                                                                                                 

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