SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI Segreteria Nazionale Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma C.F. 96411220583 Mail: segreterianazionale@sinafi.org PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org Cell. 3292605371 Al Comando Generale della Guardia di Finanza VI Reparto – Affari Giuridici e Legislativi Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali Sezione Relazioni Sindacali = Roma = Tramite PEC La scrivente

SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI
Segreteria Nazionale
Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma
C.F. 96411220583
Mail: segreterianazionale@sinafi.org
PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org
Cell. 3292605371
Al Comando Generale della Guardia di Finanza
VI Reparto – Affari Giuridici e Legislativi
Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali
Sezione Relazioni Sindacali
= Roma =
Tramite PEC
La scrivente Organizzazione Sindacale è destinataria di talune circostanziate segnalazioni in ordine alla corretta, coerente, attenta e razionale applicazione della normativa riguardante i trasferimenti del personale appartenente ai ruoli I.S.A.F., fondate su legittime aspettative, delle quali si richiede il giusto contemperamento, trattandosi di delicate tematiche che attengono, da un lato, ai noti principi di efficacia, efficienza, imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa, dall’altro alla doverosa attenzione nei riguardi del capitale umano di cui l’Amministrazione. si compone.
Dovendo apprezzare lo sforzo, da parte datoriale, compiuto negli anni nella delicata materia in ordine a tale contemperamento di interessi potenzialmente contrapposti[1], trasfuso, per quanto di interesse, in un documento unitario di riordino disciplinante i trasferimenti del personale (cfr. direttiva recante “Testo Unico sulla mobilità del personale dei ruoli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri”), è opportuno rimarcare che, nonostante gli interventi correttivi, permangano situazioni singolari che mal si conciliano con i principi di cui si parlava innanzi. Ciò, avuto anche riguardo agli intenti meritori che di recente l’Amministrazione sta mettendo in campo, proprio per garantire la salute psicofisica e il benessere del personale, anche in chiave interpretativa familiare.
Ciò di cui ci si duole prevalentemente in questa ambito, è volto soprattutto a tutelare le posizioni di coloro che, avendo maturato parecchi lustri di servizio, ripongono forti aspettative di accoglimento delle istanze di trasferimento, di volta in volta formalizzate, a meno che non vi siano evidenti elementi ostativi.
Nel dettaglio, ci riferiamo a diversi casi di appartenenti al Corpo che si sono visti respingere, nel tempo, dal Comandante Regionale di riferimento, la richiesta di assegnazione ad altro reparto non rientrante nel piano degli impieghi per bandi, da una provincia all’altra o nella stessa provincia (reparti non nella stessa sede), pur avendo un’anzianità di servizio rilevante e nonostante vi fosse un vuoto d’organico nel reparto desiderato. Circostanza, resa vieppiù paradossale dal fatto che tale vacanza organica è stata successivamente, solo dopo pochi mesi, colmata con il piano degli impieghi nazionali per bandi, peraltro da personale meno anziano.
Ne discende, che il personale che si è visto negare il trasferimento, anche a causa della scarsa mobilità in certi reparti del sud, con ogni probabilità non riuscirà più, nemmeno per gli anni futuri, a raggiungere la sede desiderata.
Analogo problema, peraltro, si rinviene, soventemente, con la scelta dell’Amministrazione di assegnare, anche in numero significativo, il personale che termina i corsi di formazione in quei reparti (prioritariamente del sud) che sono fortemente ambiti dal personale più anziano (personale anche con 25/30 anni di servizio) e per i quali nutrono, anche da decenni, di poter avere una legittima chance.
Riteniamo, quindi, di dover fortemente sensibilizzare l’Amministrazione, affinché nell’ambito delle procedure straordinarie di che trattasi, siano tenute nella massima considerazione possibile tutte le legittime aspettative di coloro i quali attendono segnali di vicinanza e di attenzione effettivi e tangibili, portando con sé un significativo carico di sacrifici svolti in tanti anni di servizio e legittime aspettative che impattano anche sulla serenità familiare.
La scrivente Organizzazione sindacale conclude, nel ritenere che oggi, più che mai, la tematica rivesta carattere di particolare importanza perché impatta in modo significativo sulla serenità del personale, del nucleo familiare e sulla sfera motivazionale che rischia anche di minare significatamente la performance.
Certi di un proficuo riscontro, gradiscano distinti saluti.
Roma 28 ottobre 2020
Il Segretario Generale
Eliseo Taverna

[1] Diciamo “potenzialmente”, poiché riteniamo, come sostenuto da esimi studiosi, che il benessere del personale sia fonte di maggiore produttività e risparmio di spesa in ogni campo lavorativo.