Ferimento di un finanziere in Val di Susa. Comunicato stampa del Si.Na.Fi.

COMUNICATO STAMPA  CON PREGHIERA, AGLI ORGANI D’IFORMAZIONE, DI AMPIA DIFFUSIONE Il Sindacato Nazionale Finanzieri manifesta il proprio forte dissenso per ogni forma di violenza, nella ferma convinzione che la libertà di pensiero possa e debba essere tutelata ed esercitata, senza che essa degeneri in azioni aggressive, specie se attuata nei confronti di rappresentanti delle Forze

COMUNICATO STAMPA

 CON PREGHIERA, AGLI ORGANI D’IFORMAZIONE, DI AMPIA DIFFUSIONE

Il Sindacato Nazionale Finanzieri manifesta il proprio forte dissenso per ogni forma di violenza, nella ferma convinzione che la libertà di pensiero possa e debba essere tutelata ed esercitata, senza che essa degeneri in azioni aggressive, specie se attuata nei confronti di rappresentanti delle Forze dell’ordine, chiamati a preservare la pacifica convivenza e lo stato di diritto.

Evidentemente, ciò non è stato possibile in un teatro di guerriglia, l’ennesimo, accaduto in Val di Susa, dove un gruppo di estremisti “No Tav”, incappucciati, ha imperversato in azioni illegali e attacchi alle Forze di polizia.

Il nostro pensiero va ai feriti e, in particolare, al finanziere appartenente ai baschi verdi rimasto ferito dalla furia incontrollata dei manifestanti.

Non entriamo nel merito delle motivazioni ideologiche poste alla base del dissenso dei manifestanti, ma, quali che esse siano, saremo sempre e comunque dalla parte di tutte le Forze dell’ordine – ancorché il nostro sia un Sindacato che seppur rappresenta i Finanzieri, guarda anche alle esigenze di tutte le categorie – e soprattutto di chi voglia manifestare legittimamente e pacificamente il proprio pensiero.

Questo ennesimo episodio di violenza ci spinge a rinnovare l’invito, più volte formulato, affinché gli attori istituzionali mettano al più presto a punto le ulteriori e giuste misure perché gli appartenenti alle Forze di polizia possano operare in completa sicurezza e certezza d’impiego, fornendo loro adeguate tutele, oltre a mezzi, apparecchiature, strumenti e tecnologie al passo con i tempi, utili a prevenire e contrastare efficacemente tali episodi, prima che sfocino in tragedie, perché il diritto alla sicurezza (a cui noi aggiungiamo quello alla dignità personale e professionale degli operatori), al pari del diritto alla salute pubblica, costituisce presupposto e condizione necessari per la nascita, crescita e sopravvivenza di qualunque Stato democratico e delle libertà di cui si sostanzia.

Roma 15 dicembre 2020

Il Segretario Generale

Eliseo Taverna

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