SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI Segreteria Nazionale Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma C.F. 96411220583 Mail: segreterianazionale@sinafi.org PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org Cell. 3292605371 Al Comando Generale della Guardia di Finanza VI Reparto – Affari Giuridici e Legislativi Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali Sezione Relazioni Sindacali Roma RM0010218p@pec.gdf.it Oggetto: Corresponsione, al personale del Corpo
SINDACATO NAZIONALE FINANZIERI
Segreteria Nazionale
Via Tagliamento nr. 9 – 00198 – Roma
C.F. 96411220583
Mail: segreterianazionale@sinafi.org
PEC: segreterianazionale@pec.sinafi.org
Cell. 3292605371
Al Comando Generale della Guardia di Finanza
VI Reparto – Affari Giuridici e Legislativi
Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali
Sezione Relazioni Sindacali
Roma
Oggetto: Corresponsione, al personale del Corpo impiegato nella vigilanza concorsi, del gettone di presenza di cui al D.P.C.M. 23 marzo 1995 e succ. int.
La scrivente Organizzazione Sindacale è destinataria di circostanziate doglianze da parte di propri iscritti, in ordine al recepimento e alla corretta applicazione di talune disposizioni regolamentari, disciplinanti il compenso da corrispondere al personale addetto alla sorveglianza di tutti i tipi di concorso indetti dalle amministrazioni pubbliche (cfr. D.P.C.M. 23 marzo 1995), opportunamente richiamato dalla pertinente direttiva interna al Corpo recante “Trattamento economico accessorio del personale” (ed. 2020).
Tale provvedimento è richiamato da altro e più recente decreto (D.P.C.M. 24 aprile 2020) grazie al quale sono stati incrementati i compensi spettanti per le varie figure professionali gravitanti attorno alle procedure concorsuali indette dalle PP.AA., fra le quali il menzionato personale addetto alla sorveglianza che, a nostro avviso, costituisce ipso iure il “comitato di vigilanza”, senza la necessità di ricorrere ad altri formalismi che, a ben guardare, risulterebbero ultronei.
A mente di ciò, costoro sarebbero beneficiari di un compenso, elevato a € 50,00, per ogni giorno di presenza nelle aule dove si svolgono le prove.
Ferma restando l’autonomia ordinamentale del Corpo, ma anche l’indubbia appartenenza dello stesso alle “Amministrazioni pubbliche” (dello Stato), tenuto conto del citato quadro normativo superiore a una direttiva interna di recepimento, apparirebbe non fondata ogni diversa interpretazione in senso restrittivo e in danno al personale addetto alla sorveglianza, allorché si pretendesse di giustificare tali limitazioni sulla base dell’inesistenza di un “comitato di vigilanza” che, come detto, non può che corrispondere al personale di volta in volta incaricato della sorveglianza dei concorsi.
Anzi, laddove si volesse dare preminenza a un concetto “meramente formale” (nomina, per determina, del comitato di vigilanza) rispetto a un più ragionevole “criterio sostanziale”, sarebbe ipotizzabile un’omissione ascrivibile all’Amministrazione, per il solo fatto che essa comunque si avvale, giovandosene, del servizio di quello stesso personale, al pari di ogni altra P.A., senza però avergli conferito espressamente la dignità giuridica di comitato.
Ove così fosse, sarebbe evidente una disparità di trattamento (“ingiustizia manifesta”) tra il personale del Corpo, nonché tra quello appartenente al Corpo e quello appartenente ad altre PP.AA., a parità di impiego e di mansione.
Pertanto, anche al fine di evitare il protrarsi di un diffuso malcontento tra il personale inciso dalla questione (possibile causa di contenziosi), sollecitiamo una verifica delle procedure adottate e, se del caso, l’immediato superamento degli eventuali elementi di conflitto con la normativa statuale, mediante la corresponsione dell’emolumento al personale avente titolo.
Certi di un proficuo riscontro, gradiscano distinti saluti.
Roma 21 aprile 2021
Il Segretario Generale – Eliseo Taverna