La strutturazione capillare sui territori e la crescita del SINAFI deve essere patrimonio di tutti i finanzieri, altrimenti avremo fallito inconsapevolmente

La strutturazione capillare sui territori e la crescita del SINAFI deve essere patrimonio di tutti i finanzieri, altrimenti avremo fallito inconsapevolmente

Il SINAFI ha sempre fatto della vicinanza ai propri iscritti il principio ispiratore, orientando sin dal primo momento dalla sua costituzione le proprie azioni in tale direzione. Dalla costituzione – avvenuta ormai ben quattro anni fa – fino ad oggi, infatti, l’obiettivo è sempre stato quello di una ramificazione territoriale ben articolata, che ha visto

Il SINAFI ha sempre fatto della vicinanza ai propri iscritti il principio ispiratore, orientando sin dal primo momento dalla sua costituzione le proprie azioni in tale direzione.

Dalla costituzione – avvenuta ormai ben quattro anni fa – fino ad oggi, infatti, l’obiettivo è sempre stato quello di una ramificazione territoriale ben articolata, che ha visto il susseguirsi di diverse fasi e che andrà a meglio delinearsi nei prossimi mesi, anche alla luce della recente approvazione della legge che ha delineato il funzionamento delle Organizzazioni Sindacali Militari ed il ruolo strategico che andranno a ricoprire nell’interesse del personale e anche della collettività.

Ricostruendo sinteticamente questo processo, si è partiti con la costituzione nel 2019 di quattro Segreterie regionali – Sicilia, Calabria, Lazio ed Emilia Romagna –  seguite, nel 2021, dalla costituzione delle Sezioni regionali/interregionali per le restanti regioni.

Tra queste, nel mese di luglio 2022, anche la Liguria si è costituita come Segreteria Regionale.

Segreterie strutturate e non semplici contenitori vuoti con a capo “singoli uomini al comando”, proprio per dare certezza di piena partecipazione degli iscritti alla vita sindacale, nonché garanzia di democraticità alla struttura.

Oggi, anche a seguito dell’entrata in vigore della legge 46/2022, l’esigenza di procedere a una completa e ramificata strutturazione che dia maggiore autonomia ai territori – consentendo in maniera più incisiva scelte strategiche più vicine alle esigenze del personale rappresentato – è ancora più sentita e rappresenta il punto di svolta del SINAFI nei prossimi mesi.

Per questo il 13 settembre 2022 il Consiglio Direttivo Nazionale, con apposita delibera, ha delegato la Segreteria Nazionale a procedere in tal senso – non appena ottenuta la prevista iscrizione all’Albo delle Associazioni Sindacali Riconosciute (l’unico Sindacato GdF che al momento sta per ottenerla) – con l’obiettivo, dapprima, di trasformare tutte le attuali Sezioni in Segreterie regionali/interregionali e, a seguire, di costituire le Segreterie Provinciali al fine di essere presenti in tutte le caserme del Corpo e, quindi, più vicini alle esigenze del personale.

Il processo di cambiamento della rappresentatività del personale del Corpo é iniziata con la costituzione delle Organizzazioni sindacali avvenuta a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 120/2018, creando un punto di partenza giuridico, ma soprattutto culturale verso un cambiamento epocale che ridisegnerà ruoli, relazioni e rapporto di lavoro del personale del comparto difesa e sicurezza.

Alcuni visionari, tra cui diversi che poi hanno costituito e compongono il SINAFI, si sono battuti per anni in tutte le sedi politiche e giudiziarie, nazionali e sovranazionali, per fare in modo di poter dotare i Corpi Militari e le Forze Armate di Organizzazioni sindacali, al pari delle Forze di Polizia ad Ordinamento civile e stanno continuando a costruire questo processo, tassello dopo tassello, mettendo il loro tempo libero a disposizione di tutti e senza alcun interesse o ritorno economico, proprio per alimentare questo cambiamento storico.

E’ del tutto evidente che da soli non potremo farcela, soprattutto nella piena considerazione che le Organizzazioni Sindacali sono forti e rappresentative solo se hanno un importante consenso da parte del personale, Consenso, che a differenza degli attuali Organismi della Rappresentanza Militare, che seppur elettivi sono mantenuti in vita e pagati dall’Amministrazione, si sostanzia proprio nelle adesioni.

Le OO.SS., infatti, sono autonome, esterne all’Amministrazione, hanno capacità di agire nelle sedi politiche, giudiziarie e sociali nell’ interesse dei propri iscritti, tuttavia devono anche sostenersi esclusivamente con le quote annuali dei propri iscritti e la loro forza rappresentativa viene misurata quantificando il numero degli iscritti.

La forza del sindacato, pertanto, risiede proprio in questi presupposti.

Il SINAFI in questi quattro anni, nonostante non fossero ancora ben definite nel dettaglio, prerogative e competenze specifiche, ha messo in atto centinaia di azioni di tutela, ottenendo anche diverse vittorie nelle sedi giurisdizionali a favore dei propri iscritti (circa 5000), molti dei quali si erano visti negare un loro diritto.

Nei prossimi mesi con il passaggio al pagamento della quota d’iscrizione annuale, mediante delega stipendiale con trattenuta mensile in busta paga, ogni appartenente al Corpo sarà chiamato – se avrà capito davvero l’importanza della sua adesione a questo processo epocale di cambiamento – a contribuire alla crescita del SINAFI e con esso ad avere certezza che ci sarà un’Organizzazione forte, autorevole e libera che curerà in tutte le sedi gli interessi del personale e sulla quale contare in ogni momento della giornata.

Cari colleghi, proprio per queste ragioni, ci auguriamo di cuore che contribuirete in tanti a questo processo epocale di cambiamento, mediante la vostra adesione, altrimenti finirete per diventare, seppur inconsapevolmente, moralmente responsabili del più grande fallimento verso un cambiamento epocale, oggi a portata di mano, per il quale alcuni si sono battuti e continuano a farlo ogni giorno, ma che tutti abbiamo sognato e auspicato da anni.

Il Segretario Generale Nazionale – Eliseo Taverna

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