Comunicato stampa Il Si.Na.Fi. esprime sdegno e, al tempo stesso, forte preoccupazione per i fatti accaduti nella stazione centrale di Milano, dove una donna nei giorni scorsi è stata aggredita e abusata per ore da un soggetto, prontamente assicurato alla giustizia. L’orribile vicenda deve necessariamente far riflettere gli attori istituzionali e la politica, affinché vengano
Comunicato stampa
Il Si.Na.Fi. esprime sdegno e, al tempo stesso, forte preoccupazione per i fatti accaduti nella stazione centrale di Milano, dove una donna nei giorni scorsi è stata aggredita e abusata per ore da un soggetto, prontamente assicurato alla giustizia.
L’orribile vicenda deve necessariamente far riflettere gli attori istituzionali e la politica, affinché vengano adottate tutte le misure idonee a contrastare questi fenomeni criminali che destano altissimo allarme sociale, giacché i luoghi in cui sono stati perpetrati dovrebbero essere sicuri e perfettamente sorvegliati, a garanzia della collettività e degli utenti. Adottare, quindi, misure altrettanto particolari, eccezionali, pervasive, capillari, poiché, soprattutto in quei luoghi, i pericoli per l’incolumità delle persone sono esponenzialmente accresciuti.
Una città che, nonostante gli sforzi fatti negli ultimi tempi per rafforzare l’apparato della sicurezza, continua a far parlare di sé in termini di insicurezza e di aumento dei fatti criminosi di varia natura.
Si è convinti che il contrasto alla criminalità e, più in particolare, a questa tipologia di nefandezze debba cambiare paradigma ed essere “dinamico” e “contemporaneo”, quindi, oltre al potenziamento del contingente di operatori in loco, sarebbe senz’altro d’ausilio l’impiego della tecnologia e anche dell’intelligenza artificiale. Siamo dell’idea che, in quei luoghi, anche il diritto alla privacy possa senz’altro cedere qualche passo a vantaggio della sicurezza, concreta, reale, oltreché percepita.
Bene, quindi, i recenti provvedimenti governativi che vanno in questa direzione, al fine di potenziare i presidi di sicurezza pubblica negli ospedali e nelle stazioni ferroviarie, ricorrendo alle più moderne tecnologie, anche se, invero, essendo la sicurezza un bene fondamentale per l’intera comunità, occorre dare a chi è “sul campo” ciò che è necessario per garantirla, in via trasversale, tenendo anche conto del naturale evolversi della società globalizzata.
Ci si aspettano azioni e strategie determinate volte alla prevenzione ed al contrasto di certi fenomeni – sempre e assolutamente ingiustificabili e deprecabili – ma che, talvolta, vengono, invece, degradati a fenomeni originati dalla disperazione sociale.
Questi ripugnanti crimini devono fungere da monito allo Stato e al nuovo Governo perché pongano, realmente, le donne e uomini delle Forze dell’ordine in condizione di svolgere il proprio indispensabile servizio in condizioni di piena sicurezza, dotando gli stessi di ogni dispositivo, regola d’ingaggio e quant’altro possa occorrere e che contribuisca a proteggere loro per primi. Al medesimo scopo, corre l’obbligo di rimarcare la fondamentale importanza del dialogo con le Organizzazioni Sindacali deputate a tutelare e rappresentare gli operatori, ma anche soggetti qualificati e portatori di un bagaglio esperienziale assolutamente utile allo Stato, perché, ribadiamo, la sicurezza e l’ordine pubblico restano beni “fondamentali e antecedenti”, essenziali per il vivere e convivere civile.
Lo dichiarano Eliseo Taverna e Salvatore Salafia, rispettivamente Segretario Generale Nazionale e Referente Regionale Lombardia Sinafi.