Impianto di riscaldamento spento per inagibilità cisterna. Gravi disservizi in corso presso la caserma sede della Compagnia di Olgiate Comasco. La Segreteria Regionale SINAFI Lombardia scrive una missiva alla Gerarchia lombarda.

Questa Organizzazione Sindacale, sta ricevendo molte segnalazioni da personale iscritto e non, in merito ai gravi disservizi in corso presso la caserma sede della Compagnia di Olgiate Comasco. In particolare è stato segnalato dal personale dipendente che, benché il serbatoio-cisterna del combustibile sia stato recentemente revisionato e collaudato, primavera 2025, sono state riscontrate corrosioni molto profonde a causa di forti correnti vaganti dovute alle puntazze di massa a terra limitrofe al pozzetto di carico. Il serbatoio, infatti è molto corroso e vetusto con oltre 50 anni di esercizio.

Durante tale collaudo è stato testualmente specificato nel verbale finale:
“Si consiglia la sua sostituzione o rivestimenti interni come da normativa vigente. Non immettere gasolio, procedere con urgenza alla sua messa in sicurezza, il rischio di dispersione combustibile ed inquinamento è molto elevato”, contestualmente segnalata all’ARPA. Pertanto l’impianto di riscaldamento è stato spento per motivi di sicurezza.

Questa O.S. chiede un intervento urgente da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione affinché venga valutata l’idoneità dei locali destinati all’attività lavorativa, anche alla luce delle temperature in ribasso per l’appropinquarsi delle stagioni fredde in una zona climatica particolarmente rigida.

Tale verifica risulta indispensabile al fine di garantire il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008) e di assicurare condizioni ambientali compatibili con la permanenza del personale per l’intero arco della giornata operativa.

In assenza di una tempestiva valutazione tecnica e dei conseguenti interventi correttivi, questo Sindacato si troverà costretto a interessare gli organi competenti, affinché vengano adottati i provvedimenti necessari a tutela dei lavoratori e della legalità delle condizioni di servizio evitando tra l’altro che l’esasperazione dei militari porti all’utilizzo di mezzi propri per riscaldare l’ambiente rendendo la permanenza negli uffici più accettabile, situazione questa che potrebbe creare problemi al già precario e più volte segnalato impianto elettrico.

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