Un recente approfondimento effettuato dalla Segreteria Regionale Lombardia del Sinafi ha permesso di mettere in evidenza come nella regione vi siano sedi di reparto escluse tra quelle indicate nella regolamentazione interna come
disagiate e particolarmente disagiate anche se, di fatto, a parere di questa organizzazione sindacale, in possesso di tutti i requisiti, geografici, ambientali, socio-economici oggettivamente previsti.
Dopo una disamina particolarmente dettagliata da parte della Segreteria Regionale Lombardia del Sinafi, che ne ha ben individuato le caratteristiche morfologiche, climatiche, socioeconomiche, logistiche e di viabilità per essere riconosciute a pieno titolo quantomeno come sedi disagiate, è stato anche posto l’accento sulla situazione motivazionale e psicologica del personale lì in servizio che, da anni, opera in una condizione di estremo disagio aggravato dalla difficoltà di ambire al trasferimento in altra sede (anche ambito provinciale) a causa della cronica carenza di personale di tali ambiti operativi che rende ab origine l’istanza di trasferimento non accoglibile per motivi di servizio.
Tali realtà lavorative, assolutamente non ambite, soffrono, altresì, di un turn-over pressoché assente. Le particolari contingenze negative che si intersecano, costringono i militari assegnati a tali sedi, a permanervi per periodi superiori anche ai venticinque anni prima di poter aspirare ad un trasferimento. La tipologia del servizio, i notevoli disagi per ognuna delle sedi minuziosamente richiamati nei punti precedenti, rendono l’attività lavorativa difficile e il tenore di vita frustrante.
Si è quindi richiesto un opportuno e tempestivo intervento del Comando Generale.
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