Sindacalizzazione del personale militare. Proseguono i lavori in Commissione Difesa del Senato.

Nella riunione n. 79 la Commissione Difesa del Senato ha proseguito l’esame del disegno di legge n. 1893 relativo alle “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”. Nel corso della seduta la presidente PINOTTI ha informato

Nella riunione n. 79 la Commissione Difesa del Senato ha proseguito l’esame del disegno di legge n. 1893 relativo alle “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”.

Nel corso della seduta la presidente PINOTTI ha informato che è stato assegnato alla Commissione anche l’Atto Senato 1950 recante “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”, presentato dalla senatrice Piarulli. Il disegno di legge insiste sulla stessa materia degli Atti Senato 1893 e 1542. D’intesa col relatore, il collega Vattuone, la Presidente ha proposto alla Commissione di abbinare anche quest’ultimo provvedimento e di confermare l’adozione come testo base del disegno di legge n. 1893 approvato dalla Camera dei deputati.

La Commissione ha convenuto.

La senatrice PIARULLI (M5S) è quindi intervenuta per illustrare il disegno di legge a sua prima firma, sottolineando che esso è il frutto di una fitta interlocuzione con le associazioni sindacali militari, oltre che dell’esperienza sviluppata in riferimento alle Forze di polizia ad ordinamento civile. Ha evidenziato che tale disegno di legge, a differenza del disegno di legge adottato come testo base, conferisce la giurisdizione in materia sindacale al giudice ordinario, misura la rappresentatività delle associazioni sindacali sugli iscritti e non sulla forza complessiva e ammette alle associazioni sindacali tutto il personale militare, con la sola accezione del personale in congedo. La proponente ha infine rilevato come il disegno di legge n. 1893, assunto come testo base, necessita di diversi miglioramenti.

Il senatore VATTUONE (PD) ha sottolineato che il disegno di legge n. 1893 è stato esaminato dalla Camera dei deputati per oltre un anno e mezzo e che esso, pur con la necessità di qualche aggiornamento, è in linea di massima condivisibile. A due anni e mezzo dalla sentenza 128 della Corte Costituzionale e dopo che la circolare del Ministero della difesa ha consentito una prima registrazione delle associazioni sindacali la situazione attuale è abbastanza articolata. I COCER sono infatti pienamente operativi, mentre si è già formato un gran numero di associazioni, producendo una certa sovrapposizione e confusione di ruoli. Ha poi ricordato che la Commissione ha svolto un ciclo di audizioni molto articolato, che ha coinvolto i vertici militari, il mondo accademico, le rappresentanze nazionali interforze e tutte le associazioni sindacali già registrate presso il Ministero della difesa e presso il Ministero dell’economia e delle finanze. Ha ricordato che il compito della Commissione è estremamente delicato, perché occorre istituire un nuovo modello di associazionismo sindacale, diverso da quello esistente per le Forze di polizia ad ordinamento civile, in grado di contemperare i diversi interessi e valori in gioco: da un lato la libertà di organizzazione sindacale e dall’altro le esigenze necessarie al perseguimento dei compiti delle Forze armate. Il Senatore Vattuone ha in ultimo sottolineato la necessità di modificare il testo approvato dalla Camera per quanto riguarda la disciplina della fase transitoria, proponendo di fissare un congruo termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.

Il sottosegretario CALVISI ha concordato con l’intervento del senatore Vattuone, confermando la disponibilità del Governo a possibili modifiche che migliorino il testo, anche sulla base degli interessanti spunti emersi nel corso delle audizioni. Il sottosegretario ha infine auspicato un serio confronto politico sulle proposte emendative, che conduca ad un consenso più ampio possibile e ad una rapida approvazione del provvedimento.

Il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno è stato fissato per il 14 dicembre 2020.

Il seguito dell’esame congiunto è stato quindi rinviato.

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