Disagi psicosociali ed inidoneità al servizio. Il SINAFI chiede modifiche alle norme che regolano l’idoneità al servizio.

Disagi psicosociali ed inidoneità al servizio. Il SINAFI chiede modifiche alle norme che regolano l’idoneità al servizio.

Si apprende, con soddisfazione, della recente integrazione al D.P.R. 782/85 (recante “Approvazione del regolamento di servizio dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”), con l’emanazione dell’art. 48bis, già approvato dal Consiglio dei Ministri, grazie al quale i poliziotti a cui viene riconosciuta una condizione di disagio psicologico potranno continuare a lavorare, senza l’arma individuale. Viceversa, allo stato attuale,

Si apprende, con soddisfazione, della recente integrazione al D.P.R. 782/85 (recante “Approvazione del regolamento di servizio dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”), con l’emanazione dell’art. 48bis, già approvato dal Consiglio dei Ministri, grazie al quale i poliziotti a cui viene riconosciuta una condizione di disagio psicologico potranno continuare a lavorare, senza l’arma individuale.

Viceversa, allo stato attuale, un appartenente al Corpo che dovesse versare in una condizione simile, si troverebbe a dover affrontare un iter complesso, tutt’altro che terapeutico: l’immediata interruzione dell’attività lavorativa e il ritiro dell’arma e tesserino.

I rischi specifici a cui i Finanzieri (Clicca qui per continuare a leggere la lettera)

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